di James Newell*
Lo scorso 22 marzo il Consiglio Europeo aveva ribadito la data del 29 marzo come termine ultimo per approvare l’accordo messo a punto da Theresa May. Se l’accordo fosse stato approvato dal parlamento britannico entro quella data, il paese sarebbe potuto uscire dall’Unione il 22 maggio. In caso contrario si sarebbero aperte due strade. La prima prevedeva per il 12 aprile l’uscita senza accordo. La seconda strada implicava invece la revoca dell’articolo 50, oppure la richiesta di una maggiore disponibilità di tempo. Avendo prevalso quest’ultima opzione, a questo punto – nonostante le convulse trattative di queste ore – non è neppure esclusa la partecipazione del Regno Unito alle elezioni europee in calendario il prossimo 26 maggio.